Sessant'anni portati alla grande con lo stesso spirito e lo stesso entusiasmo del momento della sua nascita, come attestava l’atto di fondazione esposto l’altra sera al Circolo di lettura dove il Lions Parma Host ha celebrato il suo 60° compleanno. Ed è stato proprio il governatore distrettuale Fernanda Paganelli ad indirizzare parole di elogio al Lions parmigiano ed ai suoi officer i quali «attraverso un lavoro intelligente ed appassionato - ha detto - sanno interpretare lo spirito lionistico integrandosi con le istituzioni e con il territorio».Per celebrare in modo più consono alla filosofia lionistica il proprio 60° di fondazione, il Lions Parma Host ha realizzato un progetto di notevole caratura culturale. Il «service» in questione si è concretizzato con il restauro di importanti tele collocate nella Cappella dè Bono della chiesa di San Giovanni Evangelista in Parma e nel rifacimento dell’impianto di illuminazione della cappella stessa. Il restauro delle tele è stato eseguito dalle artigiane parmigiane Cristina Gaibazzi e Valeria Fretta, per cui si è avuta una ricaduta positiva anche nei confronti del tessuto economico- sociale cittadino. Le modalità dell’opera di restauro sono state illustrate da Mariangela Giusto, responsabile del territorio di Parma della Soprintendenza dei beni artistici e storici che, con l’ausilio della proiezione di immagini, ha reso chiara e comprensibile anche ai non iniziati la complessità del lavoro e la rilevanza culturale ed artistica dell’iniziativa. Sia il vicario della Diocesi monsignor Valentini che l’Abate del Monastero di San Giovanni, padre Giacomo Basso, hanno espresso i sensi della loro profonda gratitudine nei confronti del club manifestando il loro plauso per l’iniziativa. Comments are closed.
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May 2019
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